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3 # I pionieri americani: La grande migrazione

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Ed ecco il terzo appuntamento con i pionieri americani e la loro (concisa) storia. Nei post precedenti abbiamo parlato di come si arrivò all'espansione territoriale verso ovest, e oggi diamo uno sguardo alle motivazioni personali che causarono il grande movimento verso le nuove terre da parte di migliaia di pionieri.





Dopo la guerra civile, (dal 1865) molta gente che veniva dalla costa orientale e dall’Europa era attratta dal West americano avendo sentito da parenti e conoscenti, e da campagne propagandistiche, delle bellezze delle ampie terre americane elargite gratuitamente, e del fatto che chiunque poteva appropriarsene.

Inoltre la popolazione negli stati dell’Est americano stava crescendo. Le famiglie erano molto numerose e solo un figlio poteva ereditare la casa paterna. Il resto si stabiliva nelle città che continuavano a crescere velocemente o si avventurava verso ovest. Oppure in annate difficili, quando il raccolto non riusciva o i prezzi delle fattorie calavano, molti cercavano un nuovo inizio nelle terre lontane.

In realtà però coltivare nelle pianure dell’Ovest era molto più difficile che nell’Est americano. Era più difficile trovare l’acqua, erano correnti gli incendi a causa dei fulmini, gli inverni erano più severi e il maltempo più imprevedibile.

I meno temerari rimanevano a casa. Chi invece si avventurava, erano pioneri che vedevano oltre le paure dell’ignoto. La loro maggiore motivazione che li spingeva verso ovest era di trovare una vita economicamente migliore di quella che avevano. I contadini pionieri desideravano acquisire una terra più grande, più economica e più fertile; i mercanti e i commercianti cercavano nuovi clienti e nuove opportunità di lavoro. Gli operai cercavano contratti con paghe più alte e migliori condizioni.

Comunque sia in tutte le tipologie di pionieri ritroviamo tratti comuni come l’indipendenza, l’ingegnosità, l’individualismo e la fede nel futuro. Gli uomini in particolare erano liberi e uguali nel west e la democrazia fu rafforzata dall’esperienza pionieristica. Le nuove terre stimolavano l’iniziativa, l’energia e la motivazione.


Ricostruzione (vera) "Casa della Prateria" degli Ingalls nel Kansas
Queste caratteristiche le troviamo anche in Charles Ingalls, il padre di Laura. Pur vivendo nel Wisconsin, quindi fuori dalle 13 ex colonie orientali, in un luogo boscoso pieno di risorse, con una piccola fattoria abbastanza prosperosa e con la vicinanza della famiglia con cui condivideva l’abbondanza, lui desiderava fortemente andare nell’ovest, recarsi nell’ingnoto, in una terra vergine, da conquistare con la pala e l’aratro, in una zona meno popolata ma ricca di avventure e di sorprese. In realtà la famiglia Ingalls si spostò più volte verso ovest (percorrendo varie tappe in zone diverse) fino ad arrivare nel Dakota del Sud e rimanere lì definitivamente, dopo un periodo, tra viaggio e permanenze, di circa una decina d’anni (lui avrebbe voluto anche andare oltre, ma la mamma Ingalls, Caroline, molto saggia e desiderosa di insediarsi permanentemente non glielo permise!).

A presto con il quarto post della serie:

# 4 Le piste dei pionieri

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4 # I pionieri americani: Le piste dei pionieri

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Al nostro consueto appuntamento con i pionieri, oggi parleremo delle famose piste che essi seguirono per recarsi nell'Ovest. Certo non erano belle strade asfaltate con Autogrill ogni 50 km e tutti i confort... anzi!! Erano dei percorsi, spesso anche molto accidentati, che però tutti pionieri facevano per raggiungere luoghi ben precisi. Dopo aver approfondito  nei post precedenti le motivazioni e la base storica delle grandi migrazioni, diamo un'occhiata a queste fatidiche piste.





Abbiamo detto che grandi quantità di persone si spostarono da est verso ovest, in particolare nella seconda metà dell'800. Queste grandi migrazioni portarono alla creazione di alcune piste (trails) che per decenni furono percorse da numerose carovane. Partivano dagli stati della costa orientale, attraversavano le regioni impervie dell'interno, ed arrivavano anche fino alle coste del pacifico e della California.

Le principali erano (ne cito solo alcune tra le tante):

La pista dell'Oregon, che fu la pista più famosa, Essa seguiva i maggiori fiumi, attraversava le montagne e terminava nell'Oregon e in California;

La pista Santa Fè che arrivava in Texas;

La pista di Bozeman: dal nome del pioniere che la tracciò per primo e che arrivava nel Montana. Era la pista dei cercatori d'oro che andavano nel Montana per fare fortuna ed era collegata con quella dell'Oregon.





La pista dei Pony Express: dal Missouri alla California, uomini a cavallo portavano la posta. Lungo il percorso vi erano stazioni dove fermarsi. Lì la posta passava ad un altro cavaliere e continuava per la sua destinazione.


E da ricordare la pista dei Mormoni, che arrivava fino in Utah, dove era stata fondata una città, Salt Lake City, interamente da loro. In particolare da notare che i pionieri mormoni che la percorsero, arrivando anche dall'Europa, viaggiavano con i caratteristici carri a due ruote, spingendoli a piedi, diversamente dai tradizionali carri coperti dei pionieri.


A presto con il quinto post della serie:

5 # Viaggio sul carro

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5 # I pionieri americani: Viaggio sul carro

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Oggi, tornando al nostro consueto discorso sui pionieri, parleremo del viaggio nei carri. Dopo aver dato uno sguardo alle piste tracciate dai pionieri, guarderemo nel dettaglio in che modo essi riuscirono a percorrere miglia e miglia per raggiungere la meta desiderata. Un viaggio difficile da immaginare ai giorni nostri, misto di tante peripezie e fascino.



I viaggi verso Ovest dunque venivano intrapresi dai pionieri nei famosi carri coperti. E prima di arrivare alla meta essi costituivano la loro abitazione per mesi e mesi.

I viaggi cominciavano normalmente all’inizio della primavera, così da avere davanti a sé i mesi caldi per percorrere le lunghe miglia verso il west. L’inverno invece era la stagione peggiore in cui a tutti gli altri rischi si aggiungevano quello del freddo e del pericolo di assideramento.




Lago Pepin oggi
Nel libro “Little House on the Prairie” (La casa nella prateria), quando gli Ingalls finalmente decisero di lasciare il Wiscounsin, cominciarono il loro viaggio proprio alla fine dell’inverno. La data da scegliere per la partenza era molto importante perché alla fine del vasto bosco, nel quale avevano vissuto fino ad allora, vi era un lago, il Lago di Pepin, che d’inverno era gelato. Bisognava partire in tempo per poterlo passare mente era ancora coperto di ghiaccio, ma non troppo presto in inverno ovviamente. Si misero quindi in viaggio e dopo aver attraversato i grandi boschi arrivarono sulle rive del lago e si cimentarono nella travesata della grande estesa di ghiaccio. Laura Ingalls raccontò quest’episodio con molta trepidazione. Una volta arrivati sull’altra sponda si accamparono, e durante la notte che cosa udirono? I forti rumori del ghiaccio del lago  che cominciava a rompersi…




I carri erano molto robusti ma leggeri, potendo portare carichi pesanti ma rimanendo veloci. Erano però altrettanto scomodi. Gli elementi di cui erano composti questi carri erano il fondo, il telaio con le ruote e la copertura. il legno usato era di ottima qualità, e gli unici elementi in metallo erano i chiodi, i cerchioni, gli assali e poco altro. Non vi erano molle: niente ammortizzatori! L’unica comodità forse era la tela che copriva il carro. Ci si poteva riparare dalle intemperie e anche dal sole che era forte nelle praterie. Inolte la copertura si poteva ripiegare facilmente secondo le esigenze. I pionieri comunque non rimanevano nel carro più del necessario durante il viaggio, anche a causa del poco spazio dovuto al mobilio e agli oggetti che lo occupavano. Spesso essi viaggiavano a piedi ai lati del carro, a volte spingendolo se era necessario a causa del terreno accidentato.

I pionieri portavano con sé parecchio materiale, i carri erano relativamente piccoli e venivano riempiti il più possibile, sapendo che nel west i negozi più vicini sarebbero potuti essere a centinaia di miglia di distanza. Portavano a parte il cibo, piatti e vettovaglie, mobilio, vestiario, biancheria (cuscini e coperte) e armi. Spesso durante il tragitto, a causa del troppo peso, erano costretti a lasciare indietro alcune di queste cose.






Il viaggio quindi era difficile e pericoloso, per questo i pionieri viaggiavano soprattutto in carovane, con 30 carri o più. Stare in gruppo era importante per difendersi dagli indiani quando si attraversavano le riserve. Gli attacchi alle carovane erano infatti più rari di quelli ai carri isolati.

A parte gli indiani, le disavventure non mancavano, per questo viaggiare insieme era di estrema importanza. Gli incidenti infatti erano frequenti e causavano spesso la morte. Il carro poteva ribaltarsi, impantanarsi, o venire trascinato via dalla corrente dei fiumi (e con lui tutti i possedimenti della famiglia proprietaria del carro…)



In giorni di bel tempo una carovana poteva percorrere 20 miglia (32 km); ma quando per la pioggia le strade si infangavano, riuscivano a percorrerne solo la metà.


Quando una caravana era molto grande, si divideva in due gruppi. Dietro la linea di carri seguiva la “colonna
del bestiame”, mucche da latte e alcuni buoi condotti da uomini a cavallo. 

La notte i carri si riunivano formando un cerchio e il bestiame veniva lasciato libero a pascolare. Gli uomini a turno facevano la guardia sotto le stelle dell’ovest.

Alle prime luci del giorno le guardie andavano intorno al circolo e gridavano di alzarsi (Arise, Arise!!!). Le mucche venivano munte mentre sul fuoco le donne preparavano la colazione. I buoi venivano aggiogati e i carri si rimettevano in fila e così ricominciava un'altra giornata di viaggio.
A mezzogiorno il capitano faceva fermare la carovana, possibilmente vicino ad un ruscello. Mentre si preparava il pranzo, i bambini correvano sulla prateria, raccogliendo “buffalo chips” (escrementi secchi di bufalo) per il fuoco della sera (che era la fonte primaria di combustibile dei viaggiatori). Dopo un’ora di riposo si tornava in marcia. Appena il sole tramontava e il caldo diminuiva il capitano cominciava a cercare un posto per accamparsi. La cena era sempre un pasto in cui ci si rilassava poi i bambini correvano da un folocare all’altro,  gli uomini parlavano del giorno seguente di marcia e le donne, magari cucendo intorno al fuoco sognavano le case che avrebbero avuto nella prateria. Dopo alcune note di un violino, (c’era sempre qualcuno che sapeva suonare o l’armonica a bocca o il violino, come anche papà Charles Ingalls, del resto), i pionieri andavano a dormire, alcuni nei carri, altri sul prato. Quando i fuochi si affievolivano, il vento della notte avrebbe portato gli ululi dei coyote.



La domenica era notoriamente un giorno di riposo. Tuttavia anche in questo giorno le donne lavavano i panni e facevano il pane e gli uomini riparavano le briglie dei cavalli e lubrificavano le ruote dei carri. Mentre la cena finiva di cuocere, tutta la compagnia si riuniva all’ombra del cerchio dei vagoni e il capitano leggeva un capitolo dalla Bibbia. Molto spesso si faceva riferimento al libro dell’Esodo, che parlava del popolo che vagava nel deserto, cercando la Terra Promessa.

Insomma un viaggio pieno di fatica e stress che solo una forza di volontà invincibile e il sogno di questa terra promessa e di una nuova vita facevano sopportare.



A presto con il sesto post della serie:

6 # Insediamento

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6 # I pionieri americani: Insediamento

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Finalmente, dopo tante peripezie, i nostri pionieri arrivano alla meta desiderata! Una natura da domare, campi da coltivare, case da costruire! Oggi parleremo dell'insediamento dei pionieri nell'Ovest, dopo aver percorso centinaia di chilometri sui carri, come abbiamo visto nel post precedente. Comincia quindi la vera e propria nuova vita dei pionieri.


Nel vasto ovest americano i pionieri arrivarono quindi dopo un lungo viaggio durato mesi e mesi e si insediarono.

Qui nel west i pionieri si trovarono di fronte al grande compito di costruisri le case con le loro mani e con le risorse naturali che trovavano. Nei pressi di fiumi e ruscelli o in zone boscose essi si procuravano la materia prima che serviava loro: il legno.
 
Il legno, e di conseguenza i boschi, erano fondamentali per i pionieri: da essi ricavavano legname per le case, per il fuoco, per i recinti, per le ruote dei loro carri, per il mobilio fatto da sé e per altri oggetti di cui avrebbero avuto bisogno durante la loro permanenza.

 Per costruire le tipiche casette in tronchi d’abero, cominciavano a tagliare dei tronchi e con essi, ponendoli uno sopra l’altro e incastrandoli all’estemità con degli intagli, tiravano su le mura. La casa poi veniva completata con un tetto fatto di tavole di legno, e un pavimento.

Interno della Casa della Prateria descritto da Laura Ingalls


Prima di completare del tutto la casa con porte e finestre, le porte venivano chiuse intanto da una coperta con dei pesi attaccati alle estremità, e le finestre venivano ricoperte da carta oleata che respingeva vento e pioggia ma faceva almeno entrare una luce tenue.

Di fronte all’ingresso della casa vi era l’apertura per il camino. Il camino era fatto di pietre prese presso un ruscello oppure da argilla mischiata a erba secca con la quale si facevano dei mattoni che si mettevano al sole ad asciugare. Le pietre o i mattoni venivano posati alla parete esterna della casa sul e messi uno sull’altro a mezzo cerchio o a mezzo quadrato per formare il camino e all’interno poi si tagliava la parte corrispondente della parete di legno.

Il camino ovviamente eramo molto importante in quando dava calore, luce e serviva per cucinare, anche se, con l’ampliarsi dei villaggi e il diffodersi di negozi e merci varie, in seguito si cominciò ad adottare la stufa a legna.

Molto importante era anche la costruzione delle stalle per gli animali, che avevano bisogno di protezione da animali selvaggi e naturalmente per ripararsi nella stagione fredda.

Poi si passava al difficile compito di scavare un pozzo. Il pioniere scavava a mano con la pala ad una profondità variabile e il pericolo era sempre imminente: all’interno del sottosuolo poteva imbattersi in uno strato dal quale fuoriuscivano dei gas. Essendo i gas più pesanti dell’aria si sarebbero depositati sul fondo del pozzo. Nel libro di Laura ingalls "Little House on the Prairie" (La casa nella prateria)  il papà ogni mattina calava nel pozzo una candela accesa in un secchio attaccato ad una rupe: se si spegneva, segno che in fondo non ci fosse ossigeno, faceva esplodere un po’ di polvere da sparo in modo da eliminare così il gas tossico. Il pericolo insorgeva anche al momento di trovare l’acqua, che improvvisamente entrava dal sottosuolo nel pozzo e nel quale il pioniere poteva rischiare di annegare.

Infine si procedeva, se non si era troppo in là nella stagione, a coltivare il primo pezzo di terra, normalmente a mais. Le radici di erba nel terreno mai coltivato erano molto forti quindi si arava come si poteva e si piantava nel terreno ancora non completamente libero, per avere, l’anno successivo almeno qualcosa da mangiare dal raccolto.

Atrimenti normalmente il primo anno si viveva soprattutto di selvaggina, pesca se vi era un ruscello abbastanza grande o un fiume vicino, e delle provviste che i pionieri si erano portati dall’est o, come anche troviamo nelli libri di Laura Ingalls, delle provviste che i capofamiglia andavano ad acquistare nella città vicina, anche se questo significava percorrere centinaia di miglia e di stare anche settimane via da casa.

A presto con il settimo post della serie:

7 # Vita quotidiana

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7 # I pionieri americani: Vita quotidiana

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Ed eccoci arrivati all'ultimo appuntamento di questa serie. Oggi parlerò della vita quotidiana dei pionieri, una volta insediatisi finalmente nelle loro terre. L'avventura dei viaggi attraverso le praterie americane continua in una vita piena di sorprese, di tanto lavoro e soddisfazione!




Qualsiasi tipo di ambiente avessero raggiunto i pionieri, dovevano comunque dipendere completamente da se stessi e dalla terra. L’autosufficienza era un requisito essenziale dell’Ovest. 

La selvaggina forniva cibo e vestiario usando le pelli. I nuovi pionieri raccoglievano frutta, noci e frutti di bosco direttamente dalla natutra. Per il sale bollivano l’acqua che trovavano in sorgenti di acqua salata. Lo zucchero d’acero si ricavava dagli aceri dal quale si estraeva la linfa e dopo averla fatta bollire si trasformava in uno sciroppo dolce. Come sostituti del caffè e del tè venivano utilizzati  la radice di sassofrasso bollita e tostando mais e orzo. Con il legno i pionieri facevano letti, tavoli, panche e sedie. E costruivano recinti spuntando dei legni che mettevano a zig-zag con gli spuntoni verso l’esterno per delimitare la zona abitativa e proteggerla.

Le donne pioniere avevano imparato a creare i propri oggetti per la casa. Zucche piccole servivano come secchi e cucchiai. La cenere veniva setacciata e usata per fare il sapone. Con il grasso di pecora e di mucca venivano prodotte le candele. Ogni casa aveva due filatoi, uno gande per la lana e uno più piccolo per il lino. Con la stoffa filata e tessuta proprio in casa, il linsey-woolsey, (mezzalana), un tessuto ruvido e grezzo con fibre di lino e lana, le donne pioniere cucivano i capi di vestiario familiare. I vestiti erano anche fatti con le pelli di animali che i pionieri conciavano.

L’inverno era una stagione difficile nell’ovest. Con il freddo intenso la famiglia si riuniva intorno al fuoco. Se non era disponibile della pelle animale e le persone non avevano scarpe rischiavano di soffrire di congelamento ai piedi. Il cibo era scarno e monotono. Per mesi non vi era frutta e verdura fresca. All’inizio della primavera le donne aspettavano ansiosamente le prime foglie di senape selvatica e di tarassaco (dente di leone), che bollivano e servivano lesse.

Fintanto che i pionieri avevano salute e forza, riuscivano ad affrontare anche dure difficoltà. Ma ogni famiglia subiva frequenti malattie. I malanni più frequenti nell'Ovest erano il raffreddore e la febbre. Giovani e anziani soffrivano di sintomi quali sentori di freddo e tremore e forti sudorazioni. Questo tipo di infermità di solito arrivava alla fine dell’estate e durava fino all’estremo inverno. Poiché ciò avveniva specialmente nelle zone acquitrinose, i pionieri pensavano che la malattia fosse causata dal respirare aria umida. In realtà si trattava di malaria, trasmessa dalle zanzare. Quando le zone paludose furono bonificate, le zanzare diminuirono e con esse il numero di casi di malaria.

Come medicinali i pionieri dovevano provvedere loro stessi. Le donne impararono subito ad usare le erbe per curare. Esse usavano menta poleggio (pennyroyal) per purificare il sangue, marrubio per la tosse e ginseng come tonico. Sciroppi e pomate erano ricavate da radici di ciliegio, rafano e ammamèlide (witch hazel). La radice di senape selvatica, molto popolare e la radice di scotano rosso (sumac root) venivano trasformate in tisane, cataplasmi e polveri. La cura standard per una bronchite era di frizionare il petto con grasso d'oca e applicare poi delle foglie di senape. 


Una famiglia di pionieri americani del 1800

Le famiglie dei pionieri erano spesso numerose. Molte case di legno avevano una culla incavata da un ceppo di pioppo e raramente era vuota. I bambini erano molto utili nelle nuove terre. Le bambine imparavano presto a fare importanti faccende domestiche: coltivare l’orto, cucinare, filare, tessere, rammendare, cucire, fare il sapone e le candele. I ragazzi lavoravano nei boschi e nei campi con il loro padri. Essi imparavano a tagliare gli alberi, a sradicare boscaglie, a tagliare la legna e a fare gli steccati. Uno steccato teneva i maiali e le pecore lontano dal mais ma i cervi potevano saltare i recinti. Era compito dei bambini cacciare via i cervi dai campi e di tenenre lontani gli scoiattoli così che non divorassero il raccolto.

La famiglia Ingalls al completo (da sin. a des.: Caroline, Carrie, Laura, Charles, Grace, Mary)

Poi i bambini pestavano il mais secco per fare la farina di polenta. Quando i mulini cominciarono a diffondersi nei villaggi era tipicamente compito di un ragazzo recarsi al mulino alimentato ad acqua con un sacco di cereali e di tornare con un polveroso sacco di farina.

Nonostante le famiglie dei pionieri fossero estremamente ingegnose e quasi del tutto autosufficienti, i vicini erano considerati fondamentali nel West. Se il fuoco inavvertitamente si spegneva, si poteva chiedere un po’ di carbone acceso dalla casa più vicina. I vicini limitrofi aiutavano i nuovi arrivati a costruire le case e i fienili. Intere comunità si riunivano in caccia ai lupi, alle volpi agli scoiattoli e ai conigli.

Questi eventi comuni condivisi dai vicini pionieri fornivano anche un divertimento nel West. Costruire una casa insieme si trasformava un pic-nic con le donne che adagiavano coperte sull’erba e vi disponevano la cena, i bambini che altalenavano dagli alberi mentre gli uomini finivano di fissare il tetto della casa.





Inoltre i vicini si riunivano per esempio anche per sbucciare le pannocchie, facendo a gara a chi le sbucciava più velocemente.




Le donne si riunivano per cucire i quilts, le famose coperte patchwork, mentre si scambiavano le ultime notizie cucendo insieme.

Un divertimento che non comprendeva faccende domestiche era il ballo del fienile. Mentre un violinista locale suonava delle melodie dell’epoca, uomini, donne e bambini ballavano alla luce delle lanterne.

 .......

Ci sarebbero ancora tantissime storie da raccontare sui pionieri, sulla vita di persone che, come la famiglia di Laura Ingalls, hanno lasciato tutto e sono andate all'avventura per trovare una vita migliore. La loro dedizione alla costruzione delle loro fattorie, dei villaggi e a livello più grande dell’intera nazione è prova che qualità come la diligenza, la determinazione e la speranza possono creare un nuovo futuro per chiunque abbia il coraggio di adottarle nella propria vita e di metterle in pratica.


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Ricette anni '40: Torta salata di verdure

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Qualche tempo fa ho provato a preparare una torta salata da una ricetta presa da un libro inglese risalente agli anni ’40, durante la guerra. Il libro dà molti consigli su come risparmiare in cucina e le ricette sono piuttosto frugali. Questa ricetta, ve lo devo dire, è particolare, comunque il risultato ci è piaciuto molto!



Ricetta della guerra: Torta salata di verdure

Ingredienti:
120 gr di fagioli cannellini lessati
Verdure cotte varie avanzate
Besciamella (ricetta qui)
Pane grattugiato
Sale e pepe

Tagliare le verdure in pezzi piccoli se necessario.  Mischiare i fagioli e le verdure con la besciamella. Salare e pepare. Mettere il composto in una teglia oleata o foderata da carta da forno. Cospargere di pane grattugiato. Mettere in forno a 180 gradi per circa 45 minuti circa.

Potete aggiungere all'impasto un uovo e del formaggio se vi avanza. La torta rimane piuttosto morbida, ma è molto saporita. Servitela con un'insalata e delle fette di pane fatto in casa. Una ricetta frugalissima per utilizzare gli avanzi del frigorifero!! Ottima anche per le feste natalizie!


Buon Appetito!

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Riso soffiato al cioccolato

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Qualche tempo fa, avendo voglia di qualcosa di dolce, ed essendo il mio dolce preferito il cioccolato, ho ideato una ricetta per creare qualcosa di veramente succulento, da preparare in poco tempo con una semplicità incredibile!! Ecco il mio riso soffiato al cioccolato, da sgranocchiare a fine pasto, a merenda, e insomma quando volete!


Ricetta Riso soffiato al cioccolato

Ingredienti:

Un pacco di riso soffiato
4 tavolette di cioccolato (io ho usato quelle fondenti al 75 % di cacao)

Sciogliete le tavolette di cioccolato a bagnomaria. Su una teglia mettete un foglio di carta da forno e distribuite su tutta la superficie il riso soffiato, circa metà pacco o abbastanza per coprire il fondo della teglia. Quando il cioccolato è ben squagliato, versatelo sul riso soffiato, e aiutandovi con un cucchiaio, fate in modo di distribuirlo dappertutto.
Lasciate raffreddare un po’ e poi mettete in frigo per un paio d’ore.
Infine spezzate la cioccolata indurita a pezzi e mangiatela!!!

Si può fare in versione vegan, appunto utilizzando il cioccolato fondente o quella classica con il cioccolato al latte. È anche un’idea per riutilizzare il cioccolato delle uova di Pasqua avanzato. Ottimo per i bimbi (e per i grandi)!!*


*Attenzione, il prodotto può dare dipendenza J

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Risparmiare in giugno

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Finalmente giugno è arrivato e con lui la promessa dell’estate! In questo mese possiamo trovare nuove vie di risparmio e modi per rendere la nostra vita più semplice. Vediamo quindi cosa possiamo fare in questi giorni di primavera inoltrata…





  1.  Al mercato troviamo tanta frutta nuova, ed anche ciliegie, albicocche e fragole! Facciamone scorta e prepariamo delle succulente marmellate da assaporare quest’inverno.
  2. Vacanza: se non ci avete pensato prima, andare al mare (o in qualsiasi altro posto) in questo mese: costa meno rispetto ai mesi di luglio e agosto. Approfittatene!
  3. Se fate vacanze più in là, provvedete a prenotare prima possibile per risparmiare su costi e prenotazioni!
  4. Fate scorta di lozioni solari ora. Non che i prezzi salgano in estate, ma così siete già preparati e potete scegliere con calma la crema più adatta invece che comprarne una in fretta prima di partire o peggio in viaggio.
  5. In molti supermercati si trovano ora offerte di articoli da mare a poco, come ombrelloni, sdraio, giocattoli, ecc.  Meglio acquistarli adesso se ne avete bisogno.
  6. Approfittate delle belle giornate per passare il vostro tempo libero all'aperto e risparmiare su cinema, ristoranti, o altri divertimenti a pagamento. Mare, laghi, parchi sono gratis ed è bello organizzare un pic nic.
  7. Nozze: qualche consiglio per chi si sta per sposare: per i fiori in chiesa fatevi fare dei preventivi da vari fioristi e poi scegliete quello più economico, optate per una trattoria romantica per il pranzo di nozze invece dei ristorantoni da matrimoni, e fate partecipare i parenti stretti della famiglia ai costi della preparazione come regalo di nozze. Nella lista di nozze mettete tutto il necessario e poche cose superflue se possibile, così è più facile che la selezione degli ospiti ricada su ciò che vi serve ;-)
  8. Fra poco le scuole saranno finite!! Fate lavorare gli adolescenti per badare ai bambini più piccoli mentre ancora andate in ufficio, pagandoli qualcosa: forse si risparmia facendoglielo fare gratis (se ce ne sono in famiglia…), ma con una paghetta impareranno il valore del denaro e di conseguenza quello del risparmio.
  9.  Se avete passato con le pulizie di primavera, fatele ora! Dopo sarà troppo caldo e sarà meglio trascorrere il tempo sulla spiaggia che a pulire!! E buttate via tutto ciò che non vi serve più, fate proprio una ripulita generale e rigeneratrice, vi sentirete molto meglio e pieni di energia in sintonia con la nuova stagione!
  10. Con l’arrivo dell’estate, cogliete l’occasione per far entrare sole e speranza nella vostra vita e siate più confidenti e fiduciosi.

 Buon giugno a tutti!!!

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Chili frugale

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Questo è un piatto che facevo spesso in Austria, e che sono tornata a fare qualche tempo fa. Si tratta di un piatto messicano molto gustoso, piuttosto piccante, che assimilai subito nella mia cucina. Naturalmente all’epoca usavo la carne, infatti il nome originale in spagnolo è proprio: “Chili con carne”. Poi c’è anche la versione vegetariana, ribattezzata “Chili sin carne”, a cui si ispira la mia ricetta frugale J. Gustare per credere!

Ricetta Chili frugale
Ingredienti:
Fagioli borlotti lessi
Cipolla
Peperone
Mais
Passata di pomodoro
Olio d’oliva
Sale
Peperoncino (facoltativo)

In una padella fate soffriggere la cipolla nell’olio d’oliva. Tagliate a pezzetti il peperone e aggiungetelo alla cipolla. Fate cuocere per 5 minuti buoni e aggiungete ancora il mais e i fagioli. Fate cuocere per altri 5 minuti, e versate nelle verdure della passata di pomodoro  con un po’ d’acqua. Salate e cuocete per circa 30 minuti, facendo attenzione che il sugo non si asciughi troppo. Aggiustate di sale e mettete del peperoncino se volete.
Servite il chili su un letto di riso pilaf o con delle tortillas!

Se avete in casa della carne macinata, cuocetela insieme ai fagioli e vi ritroverete a mangiare il piatto tradizionale, anche se meno frugale J

Buon Appetito!

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Organizzare frutta e verdura in frigo

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Come sappiamo l'organizzazione è un fattore importante per risparmiare, e quindi è essenziale per una vita frugale. E la caratteristica vincente di una buona organizzazione è la "prevenzione", ovvero organizzarsi prima che sia troppo tardi. È quello che succede se non ci prendiamo la briga di organizzare il frigorifero, lasciando che poi dei cibi vadano a male, semplicemente perché ce li dimentichiamo. Ecco oggi alcuni consigli su come organizzare in particolare frutta e verdura e prevenire sprechi in cucina.


Sapete perché è bello andare al ristorante? Non è solo perché sappiamo che mangeremo qualcosa di molto buono, una specialità della casa o qualcosa che non possiamo cucinare noi, magari una pizza cotta a legna o un piatto dagli ingredienti misteriosi. Il motivo principale è perché veniamo serviti di tutto punto, non dobbiamo cucinare e ci ritroviamo con un ottimo pasto bello e pronto davanti a noi.

Se non fosse perché il ristorante costa, forse ci andremmo tutti i giorni, oppure potremmo addirittura prenderci una cuoca!!! Beh è un lusso che non tutti possono permettersi!!

Ma c'è un modo per avvicinarsi a questo "stile di vita", e cioè ricorrere ad uno stratagemma organizzativo, che ci permetta di vivere un po' di comodità nella nostra vita quotidiana. Naturalmente i soldi che spenderemmo al ristorante, qui li risparmiamo pagando in cambio con ..... avete capito cosa.... "lavoro"!!! Ma si tratta di un lavoro fatto a priori per poter poi avere un beneficio successivo. Insomma prima il dovere e poi il piacere. :-)

Allora, da un po' di tempo, proprio a causa del fatto che per il mio lavoro attuale ho poco tempo disponibile, ho cominciato ad organizzare il mio frigorifero in modo diverso. Inoltre, volendo bere più spesso succhi centrifugati, ho ovviamente notato che preparandomi prima la frutta e la verdura, è più facile per me farne uno tra un lavoro e l'altro. Ho ampliato quindi il concetto per preparare tutto l'occorrente per pranzo e cena in anticipo e per velocizzare la preparazione.

Ecco come ho fatto:

  • Ho sbucciato e tagliato la frutta a pezzi. Le mele bisogna bagnarle con il limone altrimenti anneriscono.
  • Ho pulito e tagliato varie verdure come carote, cavolfiori, sedano, zucchine, cetrioli, ecc. Evito di tagliare i pomodori e le melanzane perché "invecchiano" nell'aspetto.
  • Alcune verdure le lascio a pezzi, altre le grattugio, secondo l'utilizzo che ne faccio. 
  • Ho messo tutto in contenitori di plastica trasparente, in modo che sia più facile riconoscere cosa c'è dentro.
  • Ho riposto tutto in frigo in modo che sia facile per me prendere subito ciò che mi serve!
Questo è un metodo ottimo per organizzare frutta e verdura. Naturalmente ha senso fare ciò se avete intenzione di utilizzare tutto entro pochi giorni, ma comunque considerate anche che non facendolo, la verdura intera che avete nel frigo appassisce comunque. È un metodo molto pratico quindi, dal momento che tutto è già lavato e sbucciato, per cucinare più velocemente, per fare succhi centrifugati, per mangiare più frutta a merenda, per sgranocchiare al volo una carota o un pezzo di sedano invece di un dolcetto, per preparare rapidamente macedonie, frullati e dessert di vario tipo!

L'unica "pecca" come dicevo prima è che bisogna farlo e ci vuole un po' di tempo. Ma consiglio di organizzarvi per esempio quando tornate dalla spesa, o magari una serata o durante il fine settimana. O anche quando cucinate potete sbucciare e tagliare in più qualche verdura. Considerate comunque che in totale il tempo è ridotto, perché è più veloce per esempio pelare un kg di carote tutte insieme che farlo singolarmente. Se prendete il via e il ritmo, si fa comunque abbastanza presto.


Insomma provate e vedrete che il lavoro ne varrà la pena, e anche se vivete una "Vita Frugale" potrete concedervi un po' di lusso :-)

Qui altri consigli su come organizzarsi in cucina!

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Insalata di riso vegan

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Ecco una ricetta estiva, fresca e frugale! Buonissima, da preparare in poco tempo e da mangiare anche per almeno due o tre pasti!! Vegan per chi è a dieta o ha cambiato alimentazione e non vuole rinunciare alla famosa e squisitissima insalata di riso, e per chi vuole risparmiare senza rinunciare al gusto. Voilà!



Ricetta: Insalata di riso vegan

Ingredienti:

Riso
Carote
Fagioli cannellini
Olive verdi
Prezzemolo/basilico
Pomodori
Piselli
Peperone giallo
Olio d’oliva
Aceto
Sale e pepe

Cuocete del riso e fatelo raffreddare. Grattugiate le carote, e tagliate a pezzetti le olive e i pomodori. Scolate i fagioli e i piselli. Sminuzzate il prezzemolo e il basilico fresco. Mischiate il tutto aggiungendo sale e pepe, un goccino di aceto (pochissimo o secondo il gusto), e infine l’olio d’oliva. Amalgamate bene e mettete in frigo almeno per un paio d’ore prima di servire.

Aggiungete pure altri ingredienti di vostro gradimento e/o avanzi, come verdure varie cotte in padella (zucchine, melanzane, peperoni, fagiolini), legumi e erbe aromatiche!

Questa insalata di riso è buonissima e non da meno di quella classica. Molto semplice e frugale, vi fa risparmiare un pochino sulle proteine animali e come ho detto, è un’ottima soluzione per chi è vegan o vegetariano e cerca una variante al piatto tradizionale.

Per la mia ricetta dell'insalata di riso frugale, clicca qui.


Buon Appetito!

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Cucina ligure frugale

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Si sa ovviamente quanto sia buona la cucina ligure! Ma non tutti sanno che questa cucina ha delle radici povere ed è molto economica! Avviciniamoci quindi alla Liguria e impariamo a risparmiare preparando dei piatti favolosi!




La cucina ligure è nata come cucina povera, usando ingredienti
semplici e a portata di mano. I liguri, contadini e navigatori, si cibavano di ciò che avevano a disposizione dal mare e dalla terra e molti piatti sono arrivati fino a noi. La regione, essendo piccola e avendo parecchi abitanti, offriva poca varietà di cibo. Ecco quindi la bravura dei liguri di utilizzare al massimo i prodotti della propria terra. Gli alimenti principali di questa cucina sono soprattutto le erbe selvatiche e aromatiche come la borragine, e di ortaggi come zucchine, cipolle, patate, e di olive. Famose sono le paste ripiene appunto di erbe e formaggio e di torte salate come la famosissima Torta pasqualina! E troviamo anche semplicissime ma gustosissime focacce.

Ecco un elenco di piatti liguri e lasciamoci ispirare:

  • Focaccia (alla genovese, alle cipolle, al formaggio, con le patate, ripiena)
  • Farinata di ceci
  • Torte salate (torta pasqualina, di patate, con la cipolla, di zucca)
  • Frittelle (di cipolla, di fiori di zucca)
  • Antipasti (di mare, olive marinate)
  • Salse (pesto, salsa alle noci, sugo con olive o alici)
  • Pasta (linguine, trenette, trofie)
  • Verdure (asparagi, borragine, carciofi, patate, zucche, zucchine)


Possiamo certamente portare un po’ di tradizione nostrana nella nostra tavola ispirandoci alla Liguria, con i sui piatti gustosissimi e favolosamente economici!

Conoscete la cucina ligure? Quali piatti frugali liguri consigliereste?

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10 modi per usare il pane raffermo

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 Il pane raffermo, che di solito si butta via perché secco, è una fonte inestimabile e preziosa per la cucina frugale. Guardando le svariate possibilità di utilizzo che seguono, vi verrà forse la tentazione di lasciarlo seccare di proposito!!




 1. Pane grattugiato

Risparmiate trasformando il pane raffermo in pane grattugiato. Tagliate il pane secco a pezzi possibilmente piccoli, ponetelo su una teglia foderata da un foglio di carta da forno e lasciatelo seccare nel forno a 100 gradi, fino a quando risulta veramente secco e croccante al tatto (in genere circa 10-15 minuti). Poi, frullate il pane fino a quando abbia raggiunto la consistenza desiderata. Lascia raffreddare e conservate in un contenitore ermetico nella dispensa.

2. Crostini fatti in casa

Trasformate il vostro pane raffermo in crostini fatti in casa da aggiungere alle vostre insalate. Sono semplicissimi da fare. Tagliate semplicemente il pane a cubetti, conditelo con un po’ di olio e spezie a vostra scelta e mettetelo nel forno a 100 gradi per 10-15 minuti, o fino a quando sono croccanti. Poi, lasciateli raffreddare, e conservateli in un contenitore ermetico. Si mantengono per mesi, quindi potete farne anche una quantità maggiore.
Con i crostini potete arricchire minestre e creme di verdura!

3. Stufati e zuppe

Il pane raffermo si può utilizzare in stufati e zuppe come addensante o primo ingrediente. Guardate per esempio il mio stufato di pane e pomodoro e la mia pappa al pomodoro.

4. Colazione o spuntino prima di dormire

Se tostate delle fettine di pane secco con un po' di miele o zucchero e magari anche della cannella, potete metterle poi in una tazza capiente e ricoprirle di latte caldo. Una colazione molto frugale o uno spuntino caldo la sera per conciliare il sonno. In effetti si tratta uno spuntino di una volta tipico dei paesi nordici.


 5. Merenda

Il pane raffermo è ideale per fare il french toast che in America si mangia a colazione. Preparatelo se proprio volete per una colazione tarda il fine settimana o per un brunch, una merenda o addirittura per cena accompagnato da un insalata. Gustosissimo! Ecco la ricetta.

6. Scodelle da zuppa

Avete dei panini tondi raffermi? Usateli per fare delle scodelle di pane in cui servire una zuppa o crema di verdura. Basta scavare l’interno di un panino, spennellarlo con dell’olio d’oliva e farlo arrostire in forno a 175 gradi per 15 minuti e poi riempirlo con la zuppa.

7. Cotolette di pane

Con il pane grattugiato ricavato dal pane raffermo si possono fare delle gustosissime cotolette vegetariane mischiando il pane a delle uova, o vegane usando la farina di ceci. Qui la mia ricetta.

8. Bruschetta

Tostate delle fette di pane raffermo, e usale per fare delle bruschette. Ottime come antipasti, o come un pasto leggero.

9. Gnocchi di pane

Usate il pane raffermo per fare degli gnocchi di pane, ammorbidendolo con del latte e aggiungendo un uovo, delle cipolle soffritte, prezzemolo, sale e pepe, e lessandoli in acqua salata. Questi infatti sono i tipici gnocchi austriaci, i Semmelknödel!

10. Congelate il pane raffermo

Se avete poco tempo, mettete il pane raffermo in freezer, e utilizzatelo in un altro momento. In questo modo non lo sprecherete rischiando di buttarlo.


Ecco quindi tante idee per utilizzare il pane raffermo e non sprecarlo, trasformandolo in gustosi ingredienti e piatti economici!

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Menù frugale spiccio per periodi difficili

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A volte capita che ci sono dei periodi in cui dobbiamo tirare la cinghia di più di altri, magari a causa di spese impreviste, o se non riusciamo più a tirare avanti e facendo il punto della situazione decidiamo di prendere un approccio forte e di tagliare tutto il tagliabile. Ecco alcuni consigli per risparmiare parecchio con menù e spesa, fintanto che arrivino tempi migliori!



Cominciamo con determinare i cibi di base, quelli che riempiono per bene e che si trovano a poco: i carboidrati! Andiamo nei negozi discount e facciamo scorta di paste varie, riso, polenta, farina (per fare il pane in casa). A volte nei negozi vi sono dei pacchi più grandi, da vari chili, che hanno un prezzo al chilo minore.

Poi andiamo al mercato e facciamo scorta di verdure di stagione. Ma stiamo attenti a mettere un limite massimo di prezzo, per esempio fino a 1,20-1,50 euro al chilo. Prendiamo solo quelle verdure e mangiamo solo quelle. Anche se vi ritrovate con tante carote e cavolfiori per esempio, cambiando le ricette potete servirli senza problemi anche tutti i giorni, e vedrete che ogni settimana ci saranno nuove verdure in offerta. Cercate comunque di avere sempre in casa cipolle, aglio e patate, che si trovano a pochissimo.

Stessa cosa per la frutta: vi consiglio in questo periodo di acquistare arance e mandarini, per assicurarvi un buon apporto di vitamina C, che vi aiuterà anche a resistere i malanni invernali. E non dimenticate le mele: una mela al giorno...

Acquistate poi svariati legumi secchi: girate alcuni supermercati e negozi per scovare quelli più economici. Potete cuocerli in grande quantità e conservarli in porzioni separate in freezer. Quelli secchi sono più economici (e più sani) di quelli in barattolo. Lenticchie marroni e rosse, fagioli borlotti e cannellini, piselli, ceci, ecc.

Anche per i condimenti guardate al prezzo: olio, aceto, passata di pomodoro, erbe aromatiche. Trovate tutto dal discount a poco e potete trarre vantaggio da varie offerte settimanali.

Prodotti da colazione e dolci: caffè e tè sempre in offerta e al discount, zucchero, lievito per dolci e per pane, eventualmente cacao amaro. NIENTE DOLCI DI NESSUN GENERE. I dolci ve li potete fare in casa e i vostri bambini strabilieranno!

Prodotti animali: se siete onnivori e mangiate tutto, vi consiglio di considerare, almeno per il periodo delle difficoltà finanziarie, di evitare carne e latticini, e il risparmio sarà  notevole. Ma se assolutamente non potete farne a meno allora comprate uova, salumi SOLO IN OFFERTA e quelli che costano di meno di tutti, carne di pollo in offerta, meglio se in grosse quantità, così potete conservare l'eccesso in freezer, tonno a poco e in offerta. Evitate del tutto di comprare il burro, tanto per cucinare e fare dolci potete utilizzare l'olio d'oliva. Prendete il latte a lunga conservazione, quello che costa di meno. Prendete i formaggi solo in offerta, ma pochi: vi consiglio il parmigiano se non ne potete farne a meno sulla pasta e la mozzarella per fare la pizza in casa. Tutto il resto è superfluo.

Ripeto che se avete gravi problemi finanziari dovreste fare a meno dei prodotti animali. Con una dieta vegetariana "sopravviverete" benissimo, almeno fino a quando vi sarete ripresi economicamente.

Con tutti questi alimenti acquistati in offerta e al discount, potrete creare dei piatti meravigliosi, ben sazianti ed economici. Vi consiglio di basare ogni pasto su un carboidrato, accompagnato da salse o verdura o legumi. Mangiate un insalata al giorno (per esempio una semplice con lattuga e carote) accompagnata da frittelle o magari da un panino. Zuppe di verdura con pasta o riso sono ottime per le sere d'autunno e inverno, per non parlare di calde patate lessate ricoperte da uno stufato di fagioli o una polenta fumante inondata da un sugo semplice alle cipolle o con altre verdure. L'importante è saziarsi.

Buon Appetito frugale!!!

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Consigli frugali per decorazioni autunnali

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L’autunno è una stagione meravigliosa! È il periodo di passeggiate nei coloratissimi boschi e di serate al caldo intorno al fuoco. È in particolare in questa stagione che vorrei portare in casa il più possibile l'autunno. Se vogliamo decorare la nostra casa a basso costo, ecco delle idee meravigliose, estremamente semplici e frugali.






Utilizziamo il raccolto
Steli del granturco, zucche, e paglia rievocano a casa i simboli della stagione. Queste decorazioni conferiranno un fascino rustico e non costano molto. Guardate i mercati dei contadini e le fattorie locali prima di andare in grandi negozi per migliori prezzi e qualità. Le zucche ora costano pochissimo un po’ dappertutto.

Facciamo una passeggiata
Facciamo una passeggiata nel giardino o in campagna e vediamo cosa possiamo trovare gratis. Foglie secche colorate possono dare colore e una luce speciale alle finestre e i rami si possono usare in varie decorazioni. Con bacche e ricci di castagne posti su un bel piatto decorativo (o anche su un piatto semplice) si possono creare meravigliosi centrotavola.

Colori in casa
Non bisogna necessariamente cambiare tutto in casa per avere un’atmosfera autunnale. Basta aggiungere alcuni toni di arancione, rosso e giallo usando fodere di cuscini in tinta. Si può anche cucire una federa utilizzando un vecchio maglione. Oppure mette una coperta dai colori caldi sul divano. Non solo la sala acquisterà un’aria accogliente, ma potremo utilizzare la coperta per contrastare le temperature più basse.

Diventiamo creativi
Proviamo a fare una ghirlanda fai-da-te per il portone di casa usando solo materiali che si possono trovare nei negozi da 1 Euro o in cartoleria. Mettete insieme rami, foglie, pigne, ecc. usando colla e nastri. Diamo sfogo alla nostra fantasia, un progetto del genere è davvero semplice da fare.

Guardiamo in giro cosa troviamo
Proviamo a guardare in giro per alcuni negozi da 1 Euro, o anche supermercati o altro. Ci sono tante idee che si possono trovare o copiare per abbellire la casa. Piccoli oggetti come zucchette, quadretti, candele possiamo anche trovarli a pochissimo.

Decorare con il cibo
Utilizziamo anche dei cibi autunnali per decorare la casa. Per esempio, riempiendo un barattolo con chicchi di mais e aggiungendo una candela. Mele, castagne e altra frutta di stagione sono ottimi oggetti di decorazione. In commercio troviamo dei graziosi cesti di vimini che possiamo riempire di bontà autunnali e metterli in bella vista fino al momento di consumarle!!

Il camino
Se avete un camino, non lo lasciate spento, come se fosse lì solo per bellezza, accendetelo! Niente crea un’atmosfera autunnale come un camino acceso! Il rumore della legna che scoppietta e l’odore di quella bruciata rievocano l’autunno come niente altro!

Sapori e odori di cucina
Tè caldi allo zenzero e cannella, torte di mele e mele con le noci al forno donano un profumo e un sapore dell’autunno inconfondibili! Inondiamo la casa con questi aromi e saremo trasportati immediatamente in un mondo inconfondibile, quello dell’autunno!


Come create un’atmosfera autunnale a casa vostra?

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Visita alla Casa di Laura Ingalls

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Quest’estate io e mia figlia abbiamo realizzato un sogno che sembrava lontano e quasi irraggiungibile: siamo andate in America!! Grazie al tanto lavoro di cui vi ho parlato, sono riuscita a mettere da parte i soldi per il viaggio. Potete immaginare quanto sia stato bello, e ci sarebbero tante cose da raccontare, ma in questo post vorrei parlarvi di una gita che abbiamo fatto in un luogo molto, molto speciale… alla vera casa di Laura Ingalls!!! 

Allora, intanto non potete immaginare l’emozione…. Perché una cosa è leggere, e un’altra è essere lì, camminare sullo stesso prato e sostare nelle stesse stanze di lei. Alla guida abbiamo fatto mille domande (poverina) e le abbiamo promesso che saremmo tornate J!!!


La casa di cui sto parlando è la casa di Laura e di suo marito Almanzo a Mansfield, nel Missouri, in cui hanno vissuto quasi tutta la loro vita da sposati. I primi quattro anni erano nel West, a De Smet in South Dakota, vicino ai suoi genitori (Charles e Caroline Ingalls), ma come descritto nell’ultimo libro di Laura Ingalls, The first four Years (I primi quattro anni), questi anni furono disseminati da numerose calamità per i giovani sposi. Raccolti andati male, debiti, malattie, un figlio morto da neonato e un incendio che distrusse la casa in cui vivevano, costrinsero la coppia, con la loro figlia piccolina Rose, a lasciare la cittadina. Dapprima rimasero per alcuni mesi a casa dei genitori di lui e poi finalmente, pur con pochissime risorse, si trasferirono a Mansfield, nel Missouri.
Qui comprarono il terreno e costruirono una piccola casetta di legno che corrisponde all’odierna cucina della casa. Anno dopo anno, grazie ai loro sforzi e ad un po’ di fortuna nelle loro vicende, riuscirono ad ingrandire la casa, aggiungendo di volta in volta una stanza. La casa quindi non ha un normale piano architettonico, ma proprio per questo è raccolta ed è molto accogliente.
Purtroppo non ho potuto fare delle foto negli interni (era vietato), queste foto sono prese da internet.


Cucina

 
Scrivania di Laura

Parte della sala

Sulla scrivania in alto Laura soleva scrivere i suoi libri. Vicino c’era un sofà dove riposare quando a volte scriveva per tutta la notte.
Fuori c’è un grandissimo giardino. E vicino c’è il pollaio e un orto. E naturalmente tanti alberi.
È un posto da sogno, lo credo che piacesse molto ai coniugi.


(Ecco un piccolo video fatto sul posto, si sente la mia voce :-))





Nonostante la loro dimora nel corso del tempo fosse divenuta una gran bella casa, negli anni venti la loro figlia Rose, che nel frattempo lavorando come scrittrice era ormai piuttosto benestante, al fine di alleviare le fatiche dei genitori e di offrigli un po’ di comfort, decise di costruire lì vicino una casa “moderna” per quei tempi, con acqua corrente ed elettricità, qualcosa che si trovava in città ma non in campagna. Ingaggiò un architetto che disegnò la casa secondo i suoi suggerimenti, con uno stile architettonico fatto per bene, rifacendosi un po’ all'Europa. La casa infatti è dotata di una sala con grandi porte finestre per far entrare più luce.
Al piano partecipò anche Almanzo, ma non Laura. In realtà non ne voleva sapere di questa seconda casa, ma lasciò fare alla figlia, forse per non dispiacerle. L’esterno della casa è totalmente fatto di pietre prese dai ruscelli vicini. Allora, guardate un po’ quant'è graziosa!!!


Noi quando l’abbiamo vista abbiamo detto: qui vogliamo vivere!!! Direi che è bellissima e incantevole!!

Laura e Almanzo (anche se non contentissimi) andarono a vivere lì lasciando la loro casa a Rose, ma bisogna dire che con un po’ più di agiatezza, Laura ebbe più tempo per se stessa e fu proprio qui che, seppur suggeritole dalla figlia, concepì l'idea di scrivere i libri. Poi però, quando Rose si trasferì altrove, i coniugi tornarono subito a casa loro, quella che avevano costruito, e vendettero la casetta di Rose!!!!
Grazie a Dio ora entrambe le case vengono gestite da una fondazione e sono aperte al pubblico.
Vicino alla casa vi è anche un museo con parecchi oggetti della famiglia di Laura, tra cui il famosissimo violino di Charles Ingalls!!!

Per lo shock di essere finalmente in America e il doppio shock di poter vedere dal vivo la casa di Laura Ingalls, e per la stanchezza del fuso orario (infatti questa è stata la nostra prima visita americana il giorno dopo dell’arrivo - ovviamente), mi sono ripromessa di tornarci perché non mi sembrava vero di stare lì! :-)

Altri post sulla Casa nella Prateria, Laura Ingalls e i suoi libri li trovate qui.

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25 Attività per il calendario dell'avvento

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Ecco dei consigli su come trascorre l'avvento appena iniziato! Per tutti, piccoli e grandi, e per mantenere un'atmosfera di anticipazione e di celebrazione in tutto il mese di dicembre!





1.Oggi è il primo dicembre! Pensate a come volete decorare la casa per l’avvento. Fate una lista di cose che vi servono, che dovete acquistare o fare da voi. In caso guardate in internet, ci sono tante idee frugali! Pensate anche alle cartoline di Natale, al presepio se lo fate e agli addobbi dell’albero di Natale. Considerate anche piante come stelle di Natale e cosa vorrete preparare per il menù natalizio. Meglio fare queste cose prima possibile!

2.Andate in città e guardate le iniziative dell’avvento, se ci sono (o prendete nota di eventuali eventi). Visitate supermercati o centri commerciali, e acquistate ciò che vi serve.
3.Create una playlist delle vostre canzoni/melodie festive preferite.Mettete musica natalizia e decorate la vostra casa.
4. Scrivete le cartoline di Natale ai vostri familiari e amici e speditele alla prima occasione.
5.È la serata del cinema in casa! Guardate insieme uno dei vostri film preferiti delle feste come Polar Express, Elf, o Mamma ho perso l’aereo.
6. San Nicola e Seconda Domenica dell’Avvento. Avete una corona dell’avvento? Ci sono varie idee su come farla su internet, basta mettere insieme quattro candele in un cerchio di rami di pino.
7.Fate una lista dei regali e organizzatevi durante la settimana per fare acquisti o per creare qualcosa da voi.
8.Immacolata Concezione. Ospitate una festa tra amici per preparare dei biscotti natalizi.
9.Bambini, è ora di scrivere unalettera a Babbo Natale!
10.Donate un giocattolo alla raccolta di beneficienza di giocattoli locale.
11. Sorseggiate della cioccolata calda fatta in casa con panna.
12.Metteteil vestito delle feste migliore che avete e andate a vedere una rappresentazione locale dello Schiaccianoci.
13. Santa Lucia e Terza Domenica dell'AvventoSe siete fortunati ad avere la neve, andate a fare un giro con lo slittino o a pattinare sul ghiaccio con la famiglia. Oppure fate una passeggiata fuori.
14. Consegnate i vostri dolci natalizi fatti in casa a qualcuno inaspettato, come i vicini di casa ma anche a persone operanti in un servizio sociale, come vigili del fuoco, infermieri, polizia o chiunque sia nelle vostre vicinanze o di cui abbiate ricevuto un servizio (o alla segretaria del medico che vi ha fatto passare avanti o al meccanico che vi ha fatto uno sconto).
15. Leggete un classico natalizio prima di andare a letto.
16. Decorate una casa fatta con Ginger Bread (una specie di pan pepato). È una tradizione nordica che si può copiare benissimo. Guardate un'idea qui.
17. Fate una video chiamata con un amico o parente fuori città. 
18. Considerate di fare delle donazioni ai più bisognosi. Essere frugali non vuol dire non aiutare il prossimo e in più è un ottima lezione per i bambini in questo periodo dell’anno.
19. Se l’avete vicino andate a sentire dal vivo il Messia di Händel. Oppure sentitelo a casa in compagnia, mangiando noci e mandarini.
20. Quarta Domenica dell'AvventoIndossate dei cappelli natalizi e cantate dei canti di Natale. Accompagnatevi con degli strumenti se li avete e sapete suonare.
21. Ritagliate fiocchi di neve fatti di carta da appendeteli alla finestra delle stanze da letto.
22. Tirate fuori i sacchi a pelo e fate un pigiama party sotto l’albero. Per i piccoli l’albero è pura magia!
23. Appendete un vischio allo stipite di ogni porta (oppure metteteci una Stella di Natale).
24. Aprite i regali e condividete la gioia e l’amore con i vostri cari.
25. Festeggiate l’avvento del Signore! Siate grati di tutto quello che avete, non solo cose materiali!
Aggiungete pure altre idee o cambiate con altre cose che preferite fare. Spero di avervi ispirati a celebrare questo periodo, che dovrebbe essere pieno di speranza per tutti noi.
Buon Avvento!
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Panini integrali

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In questi ultimi periodi molto indaffarati, questo è il tipo di pane che sto preparando. Sono molto veloci, e più versatili, si possono prendere velocemente e portarli con sé, farcirli di ciò che si vuole, sono piccoli quindi adatti ad una merenda veloce per i bambini, sono integrali e più sani di quelli con la farina bianca, e sono ovviamente frugali. Ecco la ricetta.




Ricetta panini integrali (circa 9)

300 gr. di farina integrale
¼ di panetto di lievito
1 cucchiaino raso di sale
1 cucchiaio di olio d’oliva
1 cucchiaio di semi misti
Acqua q.b.

In un recipiente sciogliete il lievito con poca acqua. Aggiungete la farina, il sale, l’olio e i semi. Mescolate il tutto. Aggiungete poi dell’acqua poco a poco, girando l’impasto con la forchetta fino ad ottenere un composto umido (non troppo bagnato). Nel frattempo accendete il forno a 100 gradi per 1 minuto, spegnete e mettete il recipiente a lievitare per almeno 30 minuti.
Togliete il recipiente dal forno e preriscaldatelo a 200 gradi. Foderate una teglia con della carta da forno e ungetela con dell'olio d'oliva. Con le mani bagnate formate dall'impasto delle palline. Non vi preoccupate se l’impasto è morbido e umido. Poggiate le palline sulla teglia a distanza l’una dall'altra. Fate lievitare i panini fino a quando il forno si sarà riscaldato e poi infornate per 25 minuti circa.
Questo è un metodo molto veloce, che non richiede una lunga impastatura (né a mano, né con l’impastatrice). Nel giro di un’oretta avrete preparato dei panini da zero, veloci, sani e molto gustosi!! 


Per risparmiare maggiormente potete omettere i semi e mischiare metà di farina integrale con metà di farina bianca.

Con lo stesso procedimento, aggiungendo dei pezzi di cioccolato (e se volete un cucchiaino di zucchero), potete creare dei panini dolci per la merenda di piccoli e grandi!

Altri panini altrettanto deliziosi e sofficissimi li trovate qui.


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Come risparmiare in marzo

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Siamo arrivati a marzo ed è quasi primavera! Un ottimo periodo quindi per essere più motivati a risparmiare! In realtà ogni periodo è buono per vivere più frugalmente, ma a volte abbiamo bisogno di qualche situazione esterna per prendere delle decisioni e cambiare. La primavera, con l'inizio del ciclo vitale naturale, ci può spronare ad iniziare un nuovo corso e a considerare in modo nuovo la nostra vita finanziaria. Qui di seguito trovate quindi dei consigli molto semplici, che possiamo mettere in pratica già ora in marzo!


  • Abbassiamo il riscaldamento. Le giornate, in alcune zone dell’Italia, cominciano ad essere più calde quindi possiamo senz’altro rinunciare per qualche ora al riscaldamento durante la giornata o abbassarlo di qualche grado. Approfittiamo anche per eventualmente coprirci di più in casa con maglioni e calzini caldi, magari nelle giornate di pioggia. Non dimentichiamo di bere tisane calde che in questo periodo possono aiutarci a disintossicarci.
  • Se fa più caldo possiamo anche evitare di prendere la macchina per percorsi brevi e andare in bicicletta o a piedi. 
  • Se le giornate si stanno allungando allora possiamo tenere le luci spente più a lungo. A volte le teniamo accese più per abitudine che per reale bisogno!
  • Cominciamo con le consuete pulizie di primavera! Il vantaggio è che troveremo in casa una varietà di oggetti che non credevamo di avere e risparmieremo quindi su acquisti inutili di doppioni!
  • Approfittiamo di questo cambiamento di stagione per rinnovare i nostri propositi di risparmiare e rimettere a posto le nostre finanze, compilando un nuovo budget e determinando nuovi obiettivi da raggiungere durante l’anno o magari già entro l’estate! 
  • Cominciamo a piantare i primi semi per il nostro orto in giardino o sul balcone! Chi ben comincia è a metà dell’opera. Comprare i semi, invece delle piantine è più economico e se pianifichiamo ora cosa vogliamo piantare, avremo un orto e una raccolta molto più proficua!
       
              E voi come volete risparmiare in questo mese?

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Consigli frugali americani

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Ciao a tutti. In questo periodo mi trovo in America, e stando qui già da qualche mese, mi è venuta l’idea di condividere con voi qualche consiglio frugale prettamente americano, per spaziare un po’ gli orizzonti e vedere cosa si inventano loro per risparmiare. Certamente alcuni saranno piuttosto comuni, altri meno. Ecco qui:





  1. Comprare un freezer capiente. Si può comprare anche usato, eventualmente. Poi usufruire di sconti e offerte per comprare all'ingrosso e riempire il freezer più possibile, in modo da avere scorte nei periodi di magro. Cosa surgelare? Verdura varia messa in sacchetti separati, frutta con la quale fare dei frullati, vari tipi di pane acquistato a poco (o anche quello del giorno prima), o fatto in casa, carne varia, salse e pasti che avete fatto in più, avanzi, ecc.
  2. Comprare medicinali che non richiedono la ricetta o integratori su Amazon. A quanto pare costano molto di meno.
  3. Pagare tutti i bollettini dei pagamenti regolari online, si risparmia sulla tassa di elaborazione e se ci si organizza si evita anche di pagare in ritardo.
  4. Raccogliere la frutta al frutteto locale. Ci sono qui dei posti dove la gente può raccogliere la frutta e poi paga all'uscita. I costi sono così molto più bassi. Il vantaggio è anche di passare un’allegra giornata con la famiglia e gli amici. La frutta va poi trasformata in marmellata o messa in freezer.
  5. Avere una lista dei prezzi di ogni prodotto che si compra normalmente per poter paragonare i prezzi di diversi negozi e rendersi  conto se un’offerta sia veramente tale. Si può facilmente creare un libro dei prezzi e riportare i nomi dei prodotti con i prezzi per negozio.
  6. Trovare ricette frugali e usare quelle.
  7. Isolare la casa per risparmiare sui costi di riscaldamento. È un costo iniziale che però col tempo si riscatta pagando di meno sulla bolletta.
  8. Usare un vecchio rasoio (o uno nuovo usa e getta) per rinnovare capi di vestiario vecchi.
  9. Comprare la verdura in supermercati etnici, lì costa di meno.
  10. Fabbricare da sé vino e birra
  11. Eliminare la TV via cavo
  12. Usare la carta di debito invece della carta di credito
  13. Bere solo acqua (a parte gli alcolici che vi siete fatti da soli ;-))
  14. Creare un piccolo budget per concedersi qualcosa: a volte è necessario darsi un contentino per poter andare avanti.
  15. Se bisogna per forza acquistare qualcosa di caro, per qualsiasi motivo, aspettare qualche giorno o settimana, fare ricerche internet per trovare l’occasione migliore e ponderare bene.
  16. Non usare l’asciugatrice ma stendere i panni all'aria
  17. Comprare di seconda mano
  18. Cercare di mantenersi sani con una buona alimentazione, apporto di vitamine, moto moderato e stare lontani dai germi. Si risparmia in dispendiose medicine e visite specialistiche
  19. Rinunciare alle unghie finte… bastano quelle che si hanno…
  20. Raccogliere buoni risparmio
  21. Rimanere a casa. Limitare le uscite più possibile per risparmiare J
  22. Usare il crock pot per cucinare. Si tratta di una pentola elettrica che cuoce a basse temperature
    per alcune ore. Basa riempirla la mattina e la sera si avrà un pasto caldo delizioso a bassissimo costo energetico.
  23. Fare la spesa una volta al mese
  24. Cucinare una volta al mese e mettere tutto in freezer. Ci sono dei programmi per questo, con ricette e procedimenti, si risparmia sui costi energetici, e comprando le offerte attuali in grandi quantità, si risparmia sul cibo.
  25. Pianificare i pasti secondo quello che è in offerta
  26. Durante le offerte comprare tanto quanto serve per coprire 12 settimane, perché è lì che poi ricomincia il ciclo dell’offerta
  27. Comprare nei negozi di discount
  28. Partecipare ad eventi che comprendono cibo gratis (feste in parrocchie, assaggi in alcuni negozi, buffet al lavoro, inaugurazioni, ecc.)
  29. Centrifugare da sé il cibo per gli infanti
  30. Tenere il freezer sempre pieno. Se non c’è abbastanza cibo, riempirlo con bottiglie d’acqua riempite a ¾.
  31. Usare batterie ricaricabili
  32. Usare l’acqua in cui si sono cotte le uova o la pasta per annaffiare le piante
  33. Usare la spugna invece che lo scottex in cucina
  34. Comprare in ebay
  35. Usare un budget
  36. Cambiare mentalità. Invece di dire “che cosa ho bisogno di comprare?” dire “che cosa ho che posso utilizzare?”

Ecco sono alcuni dei tanti modi per risparmiare qui in America, cose che gli americani fanno per vivere frugalmente. Che cosa ne dite?
A presto!!

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