Proprio il primo capitolo comincia con la descrizione della casetta degli Ingalls nel bosco e con il papà che, cacciato un cervo, lo macella, mettendo la pelle sotto sale per lavorarla e riutilizzarla. Poi costruisce una sorta di affumicatore, utilizzando un vecchio tronco cavo. Cacciare a fine estate o in autunno era particolarmente proficuo, perché gli animali erano ben nutriti e avevano già messo da parte il grasso che serviva loro per sopravvivere il freddo e magro inverno. La carne doveva affumicare per alcuni giorni, e una volta pronta veniva incartata e appesa nella mansarda.
Un altro giorno il papà si reca nel lago poco distante e torna con il suo carro pieno di pesci, pescati con una rete. Dopo una cena abbondante, il resto del pesce viene salato e posto in barili nella dispensa, dove troviamo forme di formaggio fatto con il latte e la panna delle mucche in estate.
Il maiale di casa intanto cresce lasciato libero nel bosco, mangiando bacche, noci e radici a volontà. Poi viene messo in un recinto a ingrassare e sarà macellato non appena arrivato il freddo, in modo tale da poter conservare la carne surgelata.
Dietro la casa vi è un grazioso e rigoglioso orto, che cresce tutta l’estate. In autunno il raccolto è copioso e patate, carote, rape e cavoli sono pronti per essere posti in cantina. Le cipolle vengono intrecciate e appese nella mansarda insieme a peperoni uniti insieme con uno spago. Le zucche e le zucchine vengono ammassate in angoli della mansarda.
Una volta arrivati i primi freddi, è tempo di macellare il maiale. Parte della carne viene salata e riposta in barili; spalle e cosce vengono immersi in una salamoia prima di essere affumicati. Il lardo viene cotto in grandi pentoloni e chiarificato, posto in contenitori per essere usato in cucina durante l'anno. La testa viene pulita e bollita. La carne è tagliata a pezzetti, condita con sale e spezie e posta in un contenitore con l’acqua di cottura, che una volta fredda forma una gelatina. Il tutto si conserva così e si mangia a fette. Piccoli pezzi di carne vengono riuniti e tagliati finemente con un coltello. Si speziano con sale, pepe e salvia secca dell’orto, se ne fanno delle polpette piuttosto grandi e si pongono nella mansarda, dove congeleranno. E queste in effetti erano le loro salsicce!
Nell'attico troviamo appese anche varie erbe per cucinare e quelle medicinali.
Con i primi fiocchi di neve la piccola casetta di legno, nei grandi boschi, è così piena di cibo per superare l’inverno.
Tornando a noi... l'estate è proprio il tempo di cominciare a fare provviste, approfittando dell'abbondanza di frutta e verdura che la natura ci offre. Tempo di preparare conserve di pomodori, pesche sciroppate, marmellate di albicocche e fichi, raccogliere frutti di bosco, piante aromatiche e medicinali e via dicendo!!
State già preparando la dispensa per i mesi freddi? Che cosa avete già conservato?
Foto link.
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